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Data pubblicazione: 29/03/2011


 

STAGE IPERBARICO

Zingonia (BG) - Sabato 26 marzo 2011

 

Importantissimo appuntamento per tutti coloro che abbracciano la nostra passione ed attività, “bombolari” ed apneisti.

Luca Torcello

 

Sabato 26 marzo 2011 alle ore 14.00 puntualissimi si sono ritrovati tutti i partecipanti allo stage iperbarico presso l’Istituto Iperbarico di Zingonia (BG) dove si è svolto lo stage specialistico riservato esclusivamente al nostro gruppo.

 

lo stage riveste particolare importanza nell'iter formativo del Sommozzatore Esperto, dell'Accompagnatore Subacqueo e dell'Aiuto Istruttore ma non è precluso a nessuno, non è richiesta una spinta preparazione teorica, i necessari requisiti d'accesso sono rappresentati da un po' di curiosità e la voglia di volerne sapere di più!!!

 

Preso posto nell'aula appositamente attrezzata, subito dopo i convenevoli di prassi ha preso la parola il Proff. Luca Torcello, relatore d'eccezione accreditato tra i più esperti medici iperbarici a livello internazionale e stretto collaboratore del DAN EUROPE, che ha saputo fin da subito mettere a loro agio i partecipanti creando un'atmosfera rilassante e facendo sentire tutti come a casa prporia.


Stage Iperbarico 03-2011_3Si è iniziato con una disamina della storia della Subacquea fin dai propri albori, secoli e secoli or sono a partire da Carlo Magno, toccando tutte le tappe intermedie importanti che ne hanno costituito la propria evoluzione senza dimenticare di citare i personaggi senza i quali probabilmente ora non saremmo giunti al livello tecnologico al quale siamo abituati.

 

Sono stati interessantissimi dei filmati originali relativi alle primissime riprese subacquee dove alcune attrezzature potrebbero sembrare addirittura avveniristiche ai giorni nostri facendo somigliare il subacqueo del momento ad un extraterrestre provvisto di chi sa che cosa, documenti che testimoniano tappe indimenticabili dove la mobilità era scarsissima e la possibilità di incorrere in spiacevoli inconvenienti latente di momento in monento.

 

Ultimata l'obbligatoria carrelata storica si è entrati nel vivo della materia, introdotto ed analizzato i vari principi dell'insorgenza delle malattie da decompressione a partire da un livello corporeo generale per scendere ai microscopici capillari e relativi tessuti: animazioni molto ben curate inte rcalate a fotografie reali hanno reso visuali e semplici concetti che altrimenti in pochi ne avrebbero compreso il significato.

 

E' stato ancor più interessante la possibilità data d'interventi interattivi da parte dei Carlo Castagnapartecipanti una volta giunti alle sintomatologie derivanti da MMD dove sono state illustrate ed analizzate le particolari fenomenologie oggetto dello stesso stage le cui basi vengono date dalle lezioni di teoria in piscina.

 

Ricchi di tante nozioni, si è reso necessario una breve pausa per il rilasso mentale ed il soddisfacimento di qualche bisognino fisiologico.

 

La ripresa ha visto come protagonista l'intervento del Sig. Carlo Castagna in veste di tecnico specialista iperbarico che ha illustrato le speciali ed uniche potenzialità dell'impianto iperbarico che ci ha ospitato ed i protocolli terapeutici con particolare enfatizzazione dell'ossigenoterapia in camera pressurizzata per la risoluzione delle patologie da decompressione e non.

 

Stage Iperbarico 03-2011_1Dalle statistiche emerse sugli interventi reali che quotidianamente vengono effettuati ne è scaturita un'interessante e rincuorante analisi delle statistiche d’intervento a testimonianza che l’attività sportiva subacquea, se correttamente e coscienziosamente afrontata e gestita, è senza ombra di dubbio una tra le discipline a più alto tenore di sicurezza.

 

Ultimata la disamina del Sig. Castagna siamo stati tutti invitati a raggiungere l'area terapeutica dove ci sono state mostrate le 3 camere iperbariche ognuna in grao di ospitare fino a 16 pazienti, alimentate ognuna da un compressore in grado di erogare 8.000 litri d'aria al minuto (ci è scappato subito il confronto col nostro compressore in piscina che seppur potente ha una portata di 10.000 litri/ora, un'inezia al confronto) e la camera d'emergenza, sempre disponibile, in grado di ospitare pazienti particolarmente gravi anche inconsci, attrezzata per la rianmazione ed interventi chirurgici.

 

E' giunta l'ora della prova pratica, tutti in camera iperbarica tranne i 2 raffreddati che non avrebbero potuto correttamente compensare, si prende posto, si chiude la massicci porta che in pratica ci pone all'interno di un serbatoio da compressore ed inizia il sibilo dell'immisione pressurizzata d'aria che in maniera controllata e supervisionata a mezzo telecamere e interfono ci porta nel gior di circa 5 minuti ad una pressione raddoppiata: lo stupore di tutti è che per raggiungere tale pressione al mare si compensa una o due volte, in camera iperbarica si è dovuto intervenire almeno con una trentina di manovre.

 

Altro stupore è l'amplificazione delle variazioni della temperatura percepita in fase di compressione e decompressione passando dal caldo al freddo con un gradiete di almeno una decina di volte rispetto lo scostamento reale dell'indice termometrico ambientale: è sicuramente un modo inconsueto per verificare di persona le applicazioni delle leggi fisiche che tanto ricorrono nelle lezioni di teoria dei corsi.

 

Alla fine dell'esperimento, ripresi vestiti, orologi, biro e macchine fotografiche lasciati antecedentemente in disparte, ho distribuito i certificati redatti e firmati dal Proff. Trcello e Sig,. Castagna attestanti la partecipazione allo stage a tutti i presenti.

Stage Iperbarico 03-2011_2


Autore dell'articolo:
Angelo Sozzi